martedì 10 luglio 2012

NO ALLA CORSA DEI "PURSELì DE CAREàA", NOI NON CI DIVERTIAMO!


 

NO ALLA CORSA DEI “PURSELì DE CAREàS”, NOI NON CI DIVERTIAMO!


Nel mese di Settembre a Caravaggio (bg) anche quest’anno quattro piccoli maialini saranno costretti a correre nella piazza del paese per far divertire le famiglie di umani.

Aiutaci a fare in modo che questo sadico “spettacolo” sia fermato. Invia mail di protesta ai seguenti indirizzi:

Comune di Caravaggio:

Puoi utilizzare il fac-simile di lettera che segue, o scrivere quello che tu pensi e credi (evitando offese e minacce perché non portano da nessuna parte).

Grazie per la solidarietà e l’aiuto, Suino 2169 e Suino 2170.


P.S. -Avvisaci, se credi, dell’invio della mail di protesta, così possiamo tenere un conto approssimativo delle mail inviate. Grazie.

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L’opinione pubblica è sempre più contraria allo sfruttamento e alle violenze che l’uomo compie a danno degli altri animali non umani.

Tutti i comuni italiani fanno a gara per introdurre dei regolamenti comunali che tutelino il rispetto degli animali e ne vietino lo sfruttamento e l’umiliazione “utilizzandoli” in cosiddetti “spettacoli”, fiere, gare, ecc.

Il comune di Caravaggio (BG) in controtendenza ha introdotto (da alcuni anni) durante la celebrazione del “Caravaggio Day”, la “CORSA DEI PURSELI’ DE CAREàS”.

Quattro cuccioli di maiali sono costretti a correre tra le urla e gli incitamenti degli spettatori umani; gli unici che si divertono!

Per i maialini solo PANICO e TERRORE.

Perché infliggere sofferenza gratuita, oltretutto
per motivi futili? Non ci sono giustificazioni.

Non è di conforto sapere che questi splendidi animali hanno la vita (o forse è più corretto dire, la morte…) già segnata perché considerati animali “da carne” o “da reddito”; perché aggiungere SOFFERENZA A SOFFERENZA?

E’ ora e tempo che l’essere umano impari a divertirsi senza recare danno ad altri esseri viventi.

CON QUESTA LETTERA VI CHIEDO CHE QUESTA INUTILE BARBARIE MEDIOEVALE ABBIA TERMINE
, la festa non ne risentirà, il programma è ogni anno ricco di tante altre iniziative interessanti e anche io (così come tante altre persone che la pensano come me), sarò finalmente libero di potervi partecipare.


Firma

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NON TRASFORMATECI IN CIO' CHE NON SIAMO!

Non trasformateci in ciò che non siamo.
Se ci amate non trasformateci in animali da compagnia.
Troppo spesso leggiamo frasi appassionate di chi si adopera per dimostrare che non è giusto mangiarci perché anche noi come i cani, siamo intelligenti, puliti, riconosciamo il “padrone“.
... Questo non è amore, l’amore è riconoscere il diritto naturale alla libertà, all’autodeterminazione, al “vivere secondo la propria natura”.
E questo vale per tutti. Anche per i brutti, sporchi e cattivi.
Se ci amate non usate i “codici” umani per “valutarci”, fate uno sforzo empatico, “mettetevi nei nostri panni”.
Non vogliamo le gabbie di chi ci odia.
Non vogliamo le “catene” di chi dice di amarci.
Non vogliamo diventare un nuovo “motore” che dia vitalità alla vostra economia; guinzagli per maiali, negozi per maiali, cibo in scatola per maiali, onlus amici dei maiali.
Lasciateci vivere la nostra vita.
Una vita da maiali!





martedì 19 giugno 2012

PUREZZA VISSUTA ANIMALMENTE E VIOLENZA RECITATA UMANAMENTE.

Il candore, l’ingenuità e la purezza dei piccoli maialini fanno a pugni con la sadica e artificiale recitazione dei piccoli “umanini”.


sabato 9 giugno 2012

ORRORE IMMENSO !

Orrore immenso. Non ci fa tenerezza il pianto di una addetta allo “smaltimento” dei nostri simili. Sappiamo che è un pianto a suo uso e consumo. Da perfetta marionetta compie azioni che sa essere profondamente ingiuste ed indegne, anziché ribellarsi rifiutandosi di compiere questo insensato ed ingiustificabile compito. Usa il pianto come valvola di sfogo per scaricare i sensi di colpa che la attanagliano. Profondo disgusto per lei e per la maggior parte degli esseri umani.



Lacrima, il riassunto di una vita.

Lacrima, il riassunto di una vita.




UNA STORIA VERA.

Oggi vi vogliamo raccontare una storia (vera).
E’ la storia di una ragazza bellissima e poverissima costretta dalla famiglia a sposare un allevatore di maiali ricco e anziano.
Il marito, ben presto, iniziò a non sopportare gli sguardi che g...li altri uomini lanciavano alla “sua donna”.
Decise che la colpa era della sua sposa. Per punirla non trovò di meglio che rinchiuderla, ogni volta che si assentava dalla cascina, nella stalla con i maiali.
La sua donna “sporca e impura” non poteva che condividere le sue giornate con animali “sporchi e impuri”.
La donna non seppe reggere la situazione e nel giro di pochi mesi si ammalò “di nervi”. Trascorse il resto della sua vita tra cliniche psichiatriche e case di riposo per anziani.
Perché vi raccontiamo questa storia?!
Perché è emblematica di come lo specismo di una società che mette l’uomo al centro del mondo provoca distorsioni, drammi personali e danni collettivi anche nella stessa vita degli esseri umani.
Questa donna non ha saputo o voluto liberarsi da tutti quei condizionamenti che ha ricevuto “in regalo” da una educazione satura di violenza che viene “venduta” nelle famiglie, nelle scuole e nelle chiese.
Per assurdo proprio i maiali avrebbero potuto essere la sua
salvezza.
Purtroppo ha affrontato la situazione con “gli occhi” che i suoi veri aguzzini (preti, insegnanti, famiglia, marito) gli avevano “donato” (con la forza subdola della tradizione, della normalità, del quieto vivere).
Forse uno sforzo per “andare oltre” le avrebbe fatto capire che solo abbracciando quei corpi, tanto diversi da lei nella forma ma tanto uguali nella situazione e nel sentire, per la prima volta avrebbe sentito vero amore, vero calore, vera forza.
Quell’incontro, che poteva trasformarsi in un enorme sputo da indirizzare verso la faccia dello sposo, è diventato invece una gabbia dalla quale la ragazza non ha più saputo uscire, sprofondando sempre più in basso.
Ha “accettato” la punizione che le hanno “servito” perché non è stata capace di sottrarsi alle sottili energie di violenza che ammorbano ogni angolo del mondo e che affondano i loro denti nella carne animale, umana e non.

(Suino2169 e Suino 2170).

"LA STORIA DI GORGO".

"LA STORIA DI GORGO". (Suino 2169).


http://youtu.be/EWTfzY5nXSQ

"LA RIVOLTA DEI MAIALI"

Grazie Andrea Malgeri per il tuo fumetto "LA RIVOLTA DEI MAIALI". (Suino 2170).


http://youtu.be/ZYWuPGFpOAI

mercoledì 30 maggio 2012

Grazie, Alessandra Bianco e Silvio Bisognin, per questo cartone animato. Triste e crudo ma reale. (Suino 2169 e Suino 2170).


http://youtu.be/RP3-pbdvi9U

giovedì 24 maggio 2012

GRAZIE MASSON !

« I maiali sono creature straordinarie, che meritano il nostro rispetto e le scuse più profonde. E' ora di guardare ai maiali non come ad animali da mettere in tavola, ma come a una famiglia lontana cui siamo legati da un'affinità profonda e speciale: stanno solo aspettando il segnale che siamo finalmente pronti a vivere con loro considerandoli esseri pari a noi per svelarci con esuberanza suina l'intera gamma della loro complessa personalità emotiva. [Masson] »
Grazie Masson! (Suino 2169 e Suino 2170).


mercoledì 16 maggio 2012

SQUARTAMENTO.

Squartamento
L'eviscerazione era un metodo di esecuzione largamente diffuso.
L'addome veniva inciso e un capo degli intestini agganciato ad un ferro e lentamente avvolto sul tamburo del legno. La vittima rimaneva cosciente per lunghe ore e alcune volte la richiesta di giustizia veniva soddisfatta facendo ingoiare al prigioniero le sue stesse viscere, appena estirpate dal ventre.
(Tortura medioevale).



GOGNA.


Gogna
Considerato uno strumento obbligatorio nel Medioevo, sorgeva nei luoghi di mercato o all’entrata della città ed era un castigo per lo più riservato ai ladri, gli ubriaconi e le donne litigiose. Il condannato alla gogna era esposto nei luoghi di mercato e sottoposto al pubblico dileggio per ore o per alcuni giorni. Inoltre le vittime potevano venire torturate da chiunque desiderasse fargli del male e umiliarle.
(Torture medioevali).



Questa è la foto più terribile (che ritrae un nostro fratello) che abbiamo trovato in rete. Sempre ammesso sia possibile fare una classifica delle atrocità umane.
(Suino 2169 e Suino 2170).

DISSANGUAMENTO.


Dissanguamento
Con questo metodo, il condannato (spesso una presunta strega) veniva dissanguato fino alla morte, in quanto si riteneva che il "Male" risiedesse proprio nel suo sangue. Era una credenza comune che il potere di una strega potesse essere annullato dal dissanguamento o dalla purificazione tramite fuoco del suo sangue. Le streghe condannate erano “segnate sopra il soffio” (sfregiate sopra il naso e la bocca) e lasciate a dissanguare fino alla morte.
(Tortura medioevale).


VEGLIA.

Veglia
L'accusato veniva costretto a una veglia continua, che poteva durare anche due giorni. Era costretto a restare in piedi, tra due sentinelle che si davano il cambio, e che si adoperavano per non farlo addormentare.
(Tortura medioevale).


GOGNA IN BOTTE.

Gogna in botte
Il condannato veniva posto all’interno di una botte opportunamente modificata per permettere la fuoriuscita della testa e delle braccia. La botte poteva pesare anche 40 kg e il torturato era costretto ad andare in giro con questo peso sulle spalle. Come per gli altri strumenti di tortura atti a mortificare il condannato, con questo metodo lo si esponeva al pubblico ludibrio.
(Tortura medioevale).


CICOGNA DI STORPIATURA.

Cicogna di storpiatura
La cicogna di storpiatura immobilizzava totalmente la vittima ed era costituita da un'asta che bloccava il collo, polsi e caviglie. Pur sembrando, dalle prime apparenze, solo un altro metodo di incatenamento, ossia di costrizione, la "cicogna" induce nella vittima, spesso dopo pochi minuti, forti crampi, prima nei muscoli addominali e rettali, ed in seguito in quelli pettorali, cervicali e degli arti.
(Tortura medioevale).



ABBIAMO DEI NEMICI.

Abbiamo dei nemici che stanno sempre nell’ombra.
Anche gli animalisti nelle loro proteste li considerano sempre e solo FORNITORI del tal o tal’altro aguzzino.
Per noi sono nemici subdoli e spietati, tra i peggiori che abbiamo.
Essi mettono il loro ingegno al servizio della SCIENZA DELLA TORTURA.
Le loro invenzioni hanno due scopi;
-torturare noi animali,
-far arricchire il più velocemente possibile i nostri diretti torturatori.
Per questo ci sembra giusto farli uscire allo scoperto.
Che il loro nome non si nasconda mai più dietro il generico e rassicurante termine…FORNITORI.


(Suino 2169 e Suino 2170)


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La nostra azienda è nata nel 1973 e, nel corso di questi anni, ci siamo specializzati nella produzione di attrezzature zootecniche. Si tratta di apparecchiature per il cui impiego il lavoro manuale è ridotto al minimo, conciliando gli obiettivi di razionalità, funzionalità e durata.

Produzione:

SUINI: gabbie gestazione / fecondazione - gabbie parto - gabbie svezzamento - gabbie per ingrasso - carrelli portamangime / portabestiame - rampe carica bestiame - separatori per liquami

OVINI: rastrelliere a parete, doppie, a corsia - abbeveratoi - transenne - impianti di mungitura - gabbie per agnelli e capretti

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BOMBARDA GIOVANNI & C. s.n.c.

Indirizzo:
Via Galileo Galilei, 15 - S. Giacomo delle Segnate (MN)

Telefono:
+39 0376 616336

 

Attrezzature per Suini:
Attrezzature per il ciclo completo del'allevamento dei suini.
Proponiamo non un prodotto standardizzato ma il frutto di una
collaborazione finalizzata alla miglior soluzione.

 

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Eliopig S.r.l. - P.Iva: 00716900980
Via Artigianale n.33, 25025 Manerbio (BS), Italia
Tel: +39.030.9381679 - Fax. +39.030.9938012 - E-mail: info@eliopig.it

Attrezzature allevamenti suini
Le Attrezature per gli allevamenti suini sono diverse. Ci sono attrezzature specifiche per allevamenti che prevedono la gestazione e lo svezzamento di suini e scrofe. Inoltre ci sono gabbie costruite appositamente per l'ingrasso o per il magronaggio e quindi per supportare l'allevatore durante tutto il ciclo di vita del maiale. Le Attrezzature per suini di Eliopig rispondo alle esigenze di anni di collaborazione con aziende suinicole. Comprendono anche gabbie per verri, gassatrici, capannine per suini, vasche e cisterne fino ad arrivare ai pavimenti. Eliopig fornisce quindi Attrezzature per allevamenti di suini che soddisfano tutte le tipologie di allevamento

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domenica 13 maggio 2012

Avevo poche settimane.
Un uomo mi si è avvicinato e mi ha preso.
Per un attimo ho sperato che mi portasse fuori e mi lasciasse correre sui prati.
Mi ha messo in una specie di armatura.
Mi ha strappato i denti, tagliato la coda e i testicoli....
Ho provato un dolore immenso.
Sono seguiti giorni di paura.
Dolori in tutto il corpo.
Ogni volta che vedevo un uomo tremavo e mi schiacciavo contro il muro.
Da quel giorno ho imparato a temere l’essere umano; la sua vista mi provocava terrore e allo stesso tempo provavo un odio e uno schifo immensi per quell’essere con due gambe, forse un cervello … ma sicuramente nessun cuore.

(Suino 2170)
 
LIBERI TUTTI, ANCHE NOI !
Basta poco per salvarci, DIVENTA VEGAN !
(Suino 2169 e Suiono 2170).

giovedì 12 aprile 2012


Grazie amico Valter. (Suino 2170).

 

“Liberi tutti, anche noi
Eravamo proprio lì, vi osservavamo attraverso le fessure. Siamo quelli del TIR che ieri, 29 febbraio 2012, alle 16 circa, era fermo per il blocco della SS24 a Bussoleno.
Ora siamo al mattatoio. Quello di via Traves. Quello in cui si realizza ogni giorno la forma più mostruosa di oppressione.
Fra pochissimo, convinto di averne il diritto, un macellaio cancellerà la nostra vita. Fra pochissimo la nostra vita diventerà merce da rivendere a chi è convinto che sia giusto comprarla.
Chi aprirà il nostro corpo allarga le braccia e dice, anche lui, che quello è solo il suo lavoro.
Che così va il mondo perché così è sempre stato. Che la maggior parte di quelli che lavorano lì sono brave persone. Che hanno cura dei loro bambini. Che lo fanno per lo stipendio. Tutti recitano la litania liberatoria che bisogna prendersela con chi sta sopra. La scusa di essere solo parte del sistema è il detersivo che usano tutti per lavare il sangue dal grembiule e candeggiare la responsabilità individuale di chi fa un lavoro sporco armato di mannaia o manganello. La realtà però è certa: si muore sempre per mano dei macellai o dei soldati, non di chi comanda. Se le ruote non obbediscono, chi sta al volante non va da nessuna parte.
Ieri vi abbiamo sentito urlare le vostre ragioni e, state sicuri, possiamo comprenderle meglio di chiunque di voi. Nessuno più di noi sa cosa vuol dire non avere un futuro e finire nel tritacarne della razza padrona.
Però, guardando il vostro presidio ed i banchetti con la roba da mangiare, ci siamo rimasti male. Eravamo convinti che almeno per voi che subite l’oppressione del più
forte fosse diventato normale non abusare del più debole. Invece no, ennesima conferma: finiremo sui tavoli di LTF, delle forze del disordine ma anche sui banchetti dei No Tav. Saremo masticati anche da quella parte di popolo che sente l’urgenza di ribellarsi a chi sta sopra ma è sorda al dolore di chi ha sotto i suoi piedi.
Ieri per voi è finita male, ma oggi per noi finirà molto peggio.
Chi ieri vi ha pestato considera il levarvi dai piedi del tutto legittimo e normale. Proprio come mangiare un panino col prosciutto.
Levateci i piedi da sopra.
Almeno voi.
Coerenza è pretendere solo ciò che si è disposti a dare.
Liberi tutti, anche noi”

 

Fonti: lettera di Valter Giordano,

(Valter Giordano.http://www.manifestoantispecista.org/liberi-tutti-anche-noi-notav/).

lunedì 9 aprile 2012

LA MORTE!


Voi esseri umani siete soliti raffigurare la morte come una vecchia signora, di nero vestita, che tiene tra le mani una falce. Voi non sapete quando la morte verrà
Per noi la questione è ben diversa. Noi sappiamo quando la morte verrà perchè nella nostra vita si presenta a scadenze regolari; siete voi a decidere i tempi di tali scadenze.
Sappiamo anche quali saranno le sembianze della nostra morte: due occhi, due gambe e unarma da taglio nella mano. Si, uno di voi.
Ma non illudetevi, non lo riteniamo lunico colpevole.
La nostra morte siete tutti voi. Il suo odore aleggia sopra le vostre tavole imbandite con i nostri cadaveri.
Ma, ancora una volta, non illudetevi; lodore non proviene dai nostri cadaveri


(Suino 2169).




"La cosa peggiore del pericolo fisico, è il costo emotivo. Se lavori all'abbattimento per un po', sviluppi un atteggiamento che ti permettere di uccidere come se niente fosse."
"Giù nella fossa per il dissanguamento dicono che l'odore del sangue ti rende aggressivo. E' vero. Se quel maiale ti dà un calcio, tu gli rendi la pariglia. Stai già comunque per ammazzarlo, ma non basta. Deve soffrire..ci ...vai giù pesante, insisti, gli fai scoppiare la trachea, lo fai annegare nel suo stesso sangue. Gli spacchi il naso. Un maiale vivo correva in circolo nella fossa. Mi guardava, toccava a me sgozzarlo e ho preso il mio coltello e -zac- gli ho cavato un occhio mentre lui se ne stava lì seduto.

E il maiale si è messo a strillare. Una volta ho preso il mio coltello -è affilatissimo- e ho tagliato via la punta del naso a un maiale, come se fosse un pezzo di mortadella. Per qualche minuto è impazzito. Poi si è seduto con un'aria un po' stupida. Allora ho preso una manciata di acqua e sale e gliel'ho schiacciata nel naso. a quel punto il maiale ha dato proprio di matto, premeva il naso dappertutto. avevo ancora una manciata di sale in mano - indossavo un guanto di gomma- e gliel'ho ficcato su per il culo. Quel povero maiale non sapeva se cagare o accecarsi. Non ero l'unico a fare roba del genere. Uno con cui lavoravo insegue i maiali facendoli finire nella vasca di scottatura. E tutti -autisti, incatenatori, inservienti- usano tubi di piombo sui maiali. Lo sanno tutti, tutto quanto."



Fonti:

-testo virgolettato = la rete.

-fotografia= (http://it.123rf.com/photo_9408715_casalinga-taglio-di-carne-di-manzo-su-una-tavola-di-legno-sullo-sfondo-di-studio-bianco.html).







sabato 7 aprile 2012

Sappiamo che molti di voi umani ci chiamano Fratelli.
Scusate ma noi non riusciamo a chiamarvi fratelli.
Troppo è ancora il male che subiamo dai vostri simili.
Un conto è provare empatia altra cosa è provare sulla propria pelle certe atrocità.
“Amici“, questo possiamo concedervelo.
Ma “fratelli”, No!


(Suino 2169 e Suino 2170).


venerdì 6 aprile 2012

MADRE CON FIGLI

Anno 2012 (d.c.)
L'umanità ha fatto grandi passi avanti?









ARTE ?

Abbiamo guardato il filmato/documentario del regista Giovanni Sole dal titolo “NEVE E SANGUE”. Non ci è piaciuto!
Non esiste UN modo giusto per ucciderci.
Non esiste IL modo giusto per ucciderci.
Non esiste UN posto giusto per ucciderci.
Non esiste IL posto giusto per ucciderci.
Coltello o scossa elettrica?
Aia o mattatoio?
La morte è morte!
Ci sembra vile il tentativo del regista di rendere artistico e poetico il momento della morte (violenta) di un nostro fratello.
Il viso scavato del pastore Tonino ripreso al rallentatore (mentre fuma una sigaretta) tra una pausa e l’altra della “scannatura del porco” (così la chiamate voi), non ha per noi nulla di artistico.
E’ la faccia di un assassino!


(Suino 2169 e Suino 2170).







Eccoci! Siamo ancora noi, il suino 2169 e il suino 2170.
Questo è l’interno della carta d’identità che avete allegato al salame fatto con i nostri cadaveri.
Ci colpisce che voi scriviate “MATURATI OLTRE 12 MESI”.
Noi non siamo frutta e la nostra vita sarebbe ben più lunga…
Essere umano, VERGOGNATI!







mercoledì 4 aprile 2012

Eccoci! Siamo il suino 2169 e il suino 2170.

Eccoci! Siamo il suino 2169 e il suino 2170.
Questa carta d’identità è l’ultimo sfregio che avete voluto farci.
Ci avete fatto vivere una vita d’inferno tra violenze gratuite e soprusi indescrivibili.
Ci avete considerato molto meno che oggetti ed ora, riservate un documento di identità ad una cosa (salame) fatta con il nostro cadavere.
No!, non preoccupatevi, noi non volevamo un documento d’identità, ci bastava vivere una vita degna di questo nome; la vita che la natura ci chiama (noi e i nostri simili) a vivere ma che voi dall’alto della vostra arroganza avete deciso di piegare e violentare a vostro vantaggio.
Questa è la nostra voce anzi, il nostro grugnito…
Con la speranza che tutto il dolore da noi patito possa ricadere sulle vostre vite, sulle vostre case …