giovedì 12 aprile 2012


Grazie amico Valter. (Suino 2170).

 

“Liberi tutti, anche noi
Eravamo proprio lì, vi osservavamo attraverso le fessure. Siamo quelli del TIR che ieri, 29 febbraio 2012, alle 16 circa, era fermo per il blocco della SS24 a Bussoleno.
Ora siamo al mattatoio. Quello di via Traves. Quello in cui si realizza ogni giorno la forma più mostruosa di oppressione.
Fra pochissimo, convinto di averne il diritto, un macellaio cancellerà la nostra vita. Fra pochissimo la nostra vita diventerà merce da rivendere a chi è convinto che sia giusto comprarla.
Chi aprirà il nostro corpo allarga le braccia e dice, anche lui, che quello è solo il suo lavoro.
Che così va il mondo perché così è sempre stato. Che la maggior parte di quelli che lavorano lì sono brave persone. Che hanno cura dei loro bambini. Che lo fanno per lo stipendio. Tutti recitano la litania liberatoria che bisogna prendersela con chi sta sopra. La scusa di essere solo parte del sistema è il detersivo che usano tutti per lavare il sangue dal grembiule e candeggiare la responsabilità individuale di chi fa un lavoro sporco armato di mannaia o manganello. La realtà però è certa: si muore sempre per mano dei macellai o dei soldati, non di chi comanda. Se le ruote non obbediscono, chi sta al volante non va da nessuna parte.
Ieri vi abbiamo sentito urlare le vostre ragioni e, state sicuri, possiamo comprenderle meglio di chiunque di voi. Nessuno più di noi sa cosa vuol dire non avere un futuro e finire nel tritacarne della razza padrona.
Però, guardando il vostro presidio ed i banchetti con la roba da mangiare, ci siamo rimasti male. Eravamo convinti che almeno per voi che subite l’oppressione del più
forte fosse diventato normale non abusare del più debole. Invece no, ennesima conferma: finiremo sui tavoli di LTF, delle forze del disordine ma anche sui banchetti dei No Tav. Saremo masticati anche da quella parte di popolo che sente l’urgenza di ribellarsi a chi sta sopra ma è sorda al dolore di chi ha sotto i suoi piedi.
Ieri per voi è finita male, ma oggi per noi finirà molto peggio.
Chi ieri vi ha pestato considera il levarvi dai piedi del tutto legittimo e normale. Proprio come mangiare un panino col prosciutto.
Levateci i piedi da sopra.
Almeno voi.
Coerenza è pretendere solo ciò che si è disposti a dare.
Liberi tutti, anche noi”

 

Fonti: lettera di Valter Giordano,

(Valter Giordano.http://www.manifestoantispecista.org/liberi-tutti-anche-noi-notav/).

lunedì 9 aprile 2012

LA MORTE!


Voi esseri umani siete soliti raffigurare la morte come una vecchia signora, di nero vestita, che tiene tra le mani una falce. Voi non sapete quando la morte verrà
Per noi la questione è ben diversa. Noi sappiamo quando la morte verrà perchè nella nostra vita si presenta a scadenze regolari; siete voi a decidere i tempi di tali scadenze.
Sappiamo anche quali saranno le sembianze della nostra morte: due occhi, due gambe e unarma da taglio nella mano. Si, uno di voi.
Ma non illudetevi, non lo riteniamo lunico colpevole.
La nostra morte siete tutti voi. Il suo odore aleggia sopra le vostre tavole imbandite con i nostri cadaveri.
Ma, ancora una volta, non illudetevi; lodore non proviene dai nostri cadaveri


(Suino 2169).




"La cosa peggiore del pericolo fisico, è il costo emotivo. Se lavori all'abbattimento per un po', sviluppi un atteggiamento che ti permettere di uccidere come se niente fosse."
"Giù nella fossa per il dissanguamento dicono che l'odore del sangue ti rende aggressivo. E' vero. Se quel maiale ti dà un calcio, tu gli rendi la pariglia. Stai già comunque per ammazzarlo, ma non basta. Deve soffrire..ci ...vai giù pesante, insisti, gli fai scoppiare la trachea, lo fai annegare nel suo stesso sangue. Gli spacchi il naso. Un maiale vivo correva in circolo nella fossa. Mi guardava, toccava a me sgozzarlo e ho preso il mio coltello e -zac- gli ho cavato un occhio mentre lui se ne stava lì seduto.

E il maiale si è messo a strillare. Una volta ho preso il mio coltello -è affilatissimo- e ho tagliato via la punta del naso a un maiale, come se fosse un pezzo di mortadella. Per qualche minuto è impazzito. Poi si è seduto con un'aria un po' stupida. Allora ho preso una manciata di acqua e sale e gliel'ho schiacciata nel naso. a quel punto il maiale ha dato proprio di matto, premeva il naso dappertutto. avevo ancora una manciata di sale in mano - indossavo un guanto di gomma- e gliel'ho ficcato su per il culo. Quel povero maiale non sapeva se cagare o accecarsi. Non ero l'unico a fare roba del genere. Uno con cui lavoravo insegue i maiali facendoli finire nella vasca di scottatura. E tutti -autisti, incatenatori, inservienti- usano tubi di piombo sui maiali. Lo sanno tutti, tutto quanto."



Fonti:

-testo virgolettato = la rete.

-fotografia= (http://it.123rf.com/photo_9408715_casalinga-taglio-di-carne-di-manzo-su-una-tavola-di-legno-sullo-sfondo-di-studio-bianco.html).







sabato 7 aprile 2012

Sappiamo che molti di voi umani ci chiamano Fratelli.
Scusate ma noi non riusciamo a chiamarvi fratelli.
Troppo è ancora il male che subiamo dai vostri simili.
Un conto è provare empatia altra cosa è provare sulla propria pelle certe atrocità.
“Amici“, questo possiamo concedervelo.
Ma “fratelli”, No!


(Suino 2169 e Suino 2170).


venerdì 6 aprile 2012

MADRE CON FIGLI

Anno 2012 (d.c.)
L'umanità ha fatto grandi passi avanti?









ARTE ?

Abbiamo guardato il filmato/documentario del regista Giovanni Sole dal titolo “NEVE E SANGUE”. Non ci è piaciuto!
Non esiste UN modo giusto per ucciderci.
Non esiste IL modo giusto per ucciderci.
Non esiste UN posto giusto per ucciderci.
Non esiste IL posto giusto per ucciderci.
Coltello o scossa elettrica?
Aia o mattatoio?
La morte è morte!
Ci sembra vile il tentativo del regista di rendere artistico e poetico il momento della morte (violenta) di un nostro fratello.
Il viso scavato del pastore Tonino ripreso al rallentatore (mentre fuma una sigaretta) tra una pausa e l’altra della “scannatura del porco” (così la chiamate voi), non ha per noi nulla di artistico.
E’ la faccia di un assassino!


(Suino 2169 e Suino 2170).







Eccoci! Siamo ancora noi, il suino 2169 e il suino 2170.
Questo è l’interno della carta d’identità che avete allegato al salame fatto con i nostri cadaveri.
Ci colpisce che voi scriviate “MATURATI OLTRE 12 MESI”.
Noi non siamo frutta e la nostra vita sarebbe ben più lunga…
Essere umano, VERGOGNATI!







mercoledì 4 aprile 2012

Eccoci! Siamo il suino 2169 e il suino 2170.

Eccoci! Siamo il suino 2169 e il suino 2170.
Questa carta d’identità è l’ultimo sfregio che avete voluto farci.
Ci avete fatto vivere una vita d’inferno tra violenze gratuite e soprusi indescrivibili.
Ci avete considerato molto meno che oggetti ed ora, riservate un documento di identità ad una cosa (salame) fatta con il nostro cadavere.
No!, non preoccupatevi, noi non volevamo un documento d’identità, ci bastava vivere una vita degna di questo nome; la vita che la natura ci chiama (noi e i nostri simili) a vivere ma che voi dall’alto della vostra arroganza avete deciso di piegare e violentare a vostro vantaggio.
Questa è la nostra voce anzi, il nostro grugnito…
Con la speranza che tutto il dolore da noi patito possa ricadere sulle vostre vite, sulle vostre case …